VILLA UNIFAMILIARE – MONZA (MB)

Progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza relativi alla realizzazione di villa unifamiliare in Monza (MB).

L’intervento in progetto risulta caratterizzato dalla costruzione di un piano interrato realizzato con tecniche tradizionali quali strutture in calcestruzzo armato. A partire invece dalla quota del piano terreno la struttura dell’edificio risulta essere caratterizzata dalla tecnologia “a secco” con struttura portante in legno e X-lam. Il sistema costruttivo per gli edifici e case in legno X-Lam è un sistema a pannelli massicci la cui sperimentazione e commercializzazione inizia nel mercato austriaco e tedesco alla fine degli anni 90. In Italia la diffusione di questo prodotto è avvenuta negli ultimi dieci anni, inizialmente impiegandolo come impalcato per solai di copertura e solai di piano, poi in qualche sporadico caso di costruzione interamente realizzata in legno, un utilizzo più consistente avviene solo a seguito del terremoto dell’Aquila del 2009.  L’X-lam è un sistema costruttivo costituito da pannelli di legno a strati incrociati ed incollati (minimo 3 strati), di spessore e dimensioni molto variabili le cui caratteristiche geometriche dipendono in generale dalle tecnologie delle aziende produttrici ed anche dal dimensionamento statico. Lo spessore minimo di pannello-parete (portante) utilizzato è generalmente di mm 280 per le parteti esterne e 100 mm per le pareti interne (vedi particolari costruttivi). I pannelli portanti in legno vengono poi rivestiti sia internamente che esternamente per realizzare la parete finita. Internamente, la struttura viene completata con un pannello in cementolegno per consentire uno spazio tecnico per il passaggio degli impianti (cavedio), e successivamente con il pannello di finitura interna in cartongesso o gessofibra. Esternamente viene installato un “cappotto” di idoneo spessore dell’isolante in funzione delle prescrizione desunte dal progetto del contenimento energetico; la parete è infine opportunamente protetta attraverso l’installazione di adeguati freni vapore e membrane traspiranti. La finitura esterna della facciata risulta essere caratterizzata da una tinteggiatura di finitura del sistema “a cappotto” di colore bianco-grigio. Il solaio di interpiano è realizzato con un pannello, di opportuno spessore, oppure con travi lamellari e perlinato (il tutto sempre dimensionato in base al calcolo statico); identica tecnologia viene usata anche per i solai di copertura. Le parti in legno sono realizzate sia a vista che rivestite con pannelli in cartongesso o gessofibra. I serramenti sono del tipo basso emissivo con triplo vetro e struttura in legno color marrone, con sitema di oscuramento dall’interno. I parapetti di logge e balconi sono realizzati in vetro trasparente anti sfondamento. Sopra le strutture portanti in legno dei solai di copertura viene poi realizzato il pacchetto di coibentazione, ventilazione, il manto di impermeabilizzazione, le lattonerie ed infine il manto finale di copertura realizzato in lamiera grecata colore testa di moro. Nel suo complesso l’intervento in progetto aspira a rappresentare un mix equilibrato tra tecnologie tradizionali e tecnologie contemporanee a secco nonché tra i caratteri tipologici e formali dell’edilizia tradizionale e i tratti più marcati e decisi di quella contemporanea, in particolare attraverso i “tagli diagonali” delle porzioni vetrate ed il “volume della copertura” in lamiera grecata. Il tutto viene comunque pensato nel rispetto dei caratteri tipici del luogo e della cultura locale.

Foto di Gioele Tagliabue